Due piccoli libri d'epoca ๐๐ค
Due piccoli libri d'epoca ๐๐ค
Nella Biblioteca dove spesso io e mia figlia, prendiamo in prestito dei libri per leggere, in questo periodo e' stato dedicato un piccolo spazio per alcuni libri che sono stati donati alla biblioteca, sono libri particolari, perchรฉ racchiudono racconti, poesie immagini di tanti anni fa ๐per me sono come qualcosa di prezioso da custodire ๐
Ho iniziato a leggerne due,
Ecco qualcosa di scritto :
"Poesie scritte col lapis"
Di Marino Moretti
(Non conoscevo il termine Lapis parlando con una signora mi ha spiegato che questo termine significa scritte con la matita nera)
Racchiude tante poesie scritte negli anni, il libro, della biblioteca mondadori, e' del 1949, ma dentro ha poesia ancora piรน indietro negli anni, per esempio del 1905, 1906, 1912..
Mi accorgo anche che faccio fatica a volte nel leggere testi di molti anni fa, perchรฉ avevano una scrittura e significati, nomi un po' diversi da come ci esprimiamo oggi, ma e' comunque bello leggerli
Sono presenti anche pensieri sulla fede o scritture della bibbia
Questo libro si concentra anche sul termine "Crepuscolarismo", qualcosa che vorrei approfondire bene per conoscerne l'essenza...
La biblioteca moderna Mondadori che ha incluso nel suo programma l'alcyone, le Myricae e alcuni canti di Ada Negri non ha voluto trascurare il Crepuscolarismo,
E scegliendo un poeta di questa scuola della notorietร di Marino Moretti il piรน noto certamente dei crepuscolari dopo il Gozzano e che il Gozzano esordรฌ e fu poeta in versi solo in giovinezza non oltre gli annunzi della prima guerra mondiale accoglie ora le sue poesie scritte col Lapis.
Delle quali abbiamo pareri critici di tutti i maggiori giudici del tempo dal Serra al Boine dal Cecchi al Borges.
Anzi Borgese inventรฒ i termini crepuscolare e crepuscolarismo a proposito delle prime poesie morettiane anche piรน interessanti oggi il giudizio che doveva darne piรน di 30 anni dopo il piรน fine intenditore di poesie recentissima Alfredo Gargiulo che nell’autore delle poesie scritte col lapis ci fosse questo totale sentimento dei valori fonici a noi pari innegabile sia appunto un'onda di poesia musicale in cui si avverte alcunchรฉ da autentico riscatta in parte la rigiditร delle piรน abili composizioni,
ed รจ notevole che il Moretti renda meglio in poesia questi suoi motivi critici meno sentimentali ciรฒ soprattutto del resto insieme al compito ch'egli assegnรฒ di sviluppare sistematicamente i temi crepuscolari dร alla figura di lui in quanto poeta un risalto non indifferente quale risalto abbia avuto poi la figura del romanziere, sa perfettamente un vasto e ben addestrato pubblico di lettori.
Ora scrivo due poesie che ho scelto da questo libro
"C'era una volta"
C'era una volta qualche cosa, c'era la nostalgia di una labile terra,
C'era un Malbruck che torna dalla guerra o una regina che ama e si dispera.
C'era vite di secoli e di un'ora
casi d'amore e voce di sventura
gli occhi dolci profondi di Badura il porto luminoso di Blasora, l'altipiano del Messico che accoglie i suoi orsi grigi
e rito di ogni giorno che gli africani celebrano intorno ai grandi Baobab privi di foglie
tutto c'era una volta,
ma il poeta ha forse ancora qualche bella cosa le nuvole color d'ocra di rosa di Cigno e qualche volontร segreta
s'alza a volte il poeta come un bimbo fantastico dal mondo degli umani
penetra in altri mondi piรน lontani
avvolti non in un biancor mite di nimbo
e cosรฌ รจ pago e vuole in tutti i cieli dietro la scorta delle sue sorelle nubili
a sera parla con le stelle che punteggiano il nugolo tra i veli e ciascuna stellina ride e ascolta ciascuna nubi svolge il suo Candore
vola il poeta ma il suo triste cuore rivede quello che c'era una volta
Io ben so quel che c'era...
un mormorio di labbra stanche, un caminetto, un drago, un re di Spagna, un re di Francia, un mago, un orco, ed io..
C'ero una volta anch'io
๐
"Lucernina a olio"
Perchรฉ il tuo sguardo veda
salir sulle pareti penombre famigliari e legga nei miei chiari occhi
gli oblii segreti , ecco la vecchia teda
Accendi! i nostri vecchi la accendevano a sera in silenzio e fors' era dolce al lor dolce cuore, ammirare il chiarore fumoso dei tre becchi
non cercar con lo sguardo che all'improvviso lume leggermente si vela
D'un pensiero bugiardo lampada e paralume candeliere e candela
e non pensare a quelle piccole buone fate che a sera pendon sulle tavole apparecchiate e che si fanno belle de' lor veli di tulle;
non credere allo sfarzo dei lampadari antichi
coi loro mille intrighi di liete iri nel quarzo tra un fragile lavoro di fiori e foglie d'oro
ma se calma tu sieda alla tavola, ammira ogni piccola spira che sale dal chiarore dei tre becchi dal cuore antico della teda,
E pensa che forse ogni desiderio importuno che piacque ai nostri sogni
se ne va con quel fumo e si disperde zitto zitto lungo il soffitto.
Lettura:
https://youtu.be/tC2J-7sYkGI?feature=shared
"Ali di fiamma"
Libro di Irma Viggiani
Casa editrice Carroccio
(Finito di stampare nel 1 giugno 1939-XVII)
Mi e' piaciuta l'illustrazione
Riporto la prima pagina :
Capitolo 1
"Non รจ vero mamma,
diceva Lelia porgendo il giornale illustrato su cui erano allineate le fotografie degli Atlantic,
che gli aviatori hanno uno sguardo diverso dagli altri uomini?
i loro occhi sembrano fissarsi nelle lontananze incommensurabili e misteriose
รจ vero, ammise Anna, guardando anch'essi i volti fieri dei nostri eroi si vede in essi aggiunse Lelia il tipo dell'uomo artimentoso a me piacciono gli uomini cosรฌ
Quali di questi ti piacerebbe sposare? domandรฒ ironicamente Roberto alzando gli occhi dal suo giornale
Lelia diede una scrollatina di spalle e senza rispondere, continuo' a osservare ad una ad una le fotografie degli Aviatori;
era la fine di una dolce giornata di settembre un venticello leggero suscitava tra gli alberi del giardino un sussurro in tono minore e rubava ai fiori effluvi lievi e carezzevoli
๐ท๐ธ๐ฆ๐๐ท
Lettura:
https://youtu.be/rPC5oJ4PFAo?feature=shared
๐
๐ชถ
Commenti
Posta un commento